Cristian Filippo, il malato arrestato per la cura con la cannabis
Da “Corriere Della Sera” di Roberto Saviano
Cristian vive in Calabria e qui la cannabis terapeutica legale non c’è.
Cristin ha così pensato di potersela coltivare lui in autonomia per poter trovare un rimedio efficace per mitigare i dolori lancinanti che la fibromialgia gli provoca. Provare una terapia a base di cannabis.
Oggi la cannabis light ad uso terapeutico in Italia è legale già da 14 anni, ma esistono regioni come la Calabria Molise e Valle d’Aosta a non aver approvato un provvedimento per erogarla a carico del servizio sanitario regionale, per cui le poche farmacie che la forniscono lo fanno a costi che la gran parte dei pazienti non può affrontare.
E’ il caso di Cristian, che provato dai fortissimi dolori provocati dalla malattia e dalla impossibilità di reperire la cannabis terapeutica di coltivare due piante di cannabis per poter accedere a un consumo sicuro e non dover rivolgersi al mercato clandestino.
Le accuse e l’arresto
Il 6 giugno 2019 i carabinieri di Paola entrano nell’abitazione di Cristian e qui trovano due piantine di canapa e strumenti rudimentali, per coltivare la cannabis, conservare le piante essiccate e pesare il prodotto.
I carabinieri ipotizzano che Cristian coltivasse cannabis per venderla e così arriva l’accusa di spaccio.
Cristian Filippo è stato imputato di aver «illecitamente coltivato e detenuto una sostanza stupefacente per cessione a terzi o comunque per un uso non esclusivamente personale».
Arrestato a giugno 2019, Filippo è stato costretto prima ai domiciliari poi è stato disposto l’obbligo di dimora nel Comune di Paola, lo scorso 10 giugno 2021 si è tenuta la prima udienza dibattimentale, ma il processo è stato rinviato a marzo 2022.
Terminiamo con una domanda: